venerdì, marzo 06, 2009

Editoriale: Parcheggi

( 12-2-2003 DOMENICO DI MEGLIO ) Devo ammettere un mio errore di valutazione che non inficia, ovviamente, l'azione politica di chi continuerà ad opporsi ad un determinato provvedimento amministrativo. Ma una cosa è la posizione di un giornale assolutamente indipendente come Il Golfo, e un'altra quella dei politici. Ho commentato negativamente la decisione della giunta municipale di Barano di far pagare la sosta nei parcheggi comunali... ma devo modificare il mio giudizio negativo alla luce delle considerazioni svolte dall'assessore Paolino Buono: "Perché a Barano la sosta dovrebbe essere gratuita, quando in tutti gli altri Comuni dell'isola si paga, senza considerare i residenti e chi vi lavora, come abbiamo fatto noi a Barano?". Non ci avevo pensato e chiedo scusa a Gaudioso ed ai suoi collaboratori. Messa così, la faccenda assume un altro aspetto e va considerata in modo meno afflittivo per gli amministratori, almeno per quanto riguarda il Golfo. Il problema delle sosta delle auto è di natura complessiva e investe tutta l'isola, perché in tutti i Comuni - escluso forse le zone alte di Serrara Fontana - le zone di sosta sono state trasformate in sosta a pagamento (con addetto alla riscossione o con i grattini). Ed ha ragione Paolino Buono quando rivendica il merito di aver pensato ai residenti ed ai lavoratori (che pagano una tariffa scontata), a fronte dell'indifferenza degli altri comuni isolani. Ho dato a Cesare quel che è di Cesare, come è giusto che sia, e mi auguro che il problema sia ripensato in tutta l'isola.

Sull'isola sono immatricolati non meno di 40 mila autoveicoli, un numero mostruoso per l'esistente rete stradale e per le dimensioni dell'isola... Un numero con cui dovremo convivere, apportandovi dei necessari correttivi per non ... morire d'auto. La dimensione del problema è verificabile dal numero di automobili parcheggiate lungo tutte, ma proprio tutte, le strade. Tratti che fino ad ieri erano liberi, oggi sono occupati da file di automobili, per non parlare dei marciapiedi trasformati in parcheggi illegali ma consentiti. La mancanza di zone di sosta diffuse sul territorio è un altro problema che le amministrazioni comunali non possono più fingere di ignorare. Bisogna intervenire subito con un "piano parcheggi" quanto più diffuso è possibile. Considerata la dimensione del problema che ormai le nostre auto rappresentano per la nostra isola, non bastano dieci parcheggi, ma cento e ancor più. Non sarebbe male, visto quel che occorre, incentivare i privati a sfruttare i propri terreni liberi come aree di parcheggio, sostituendosi al pubblico, laddove il Comune non abbia i mezzi per realizzare quel che è necessario. Questo potrebbe essere il campo giusto per sperimentare in modo fruttuoso la collaborazione pubblico - privato e, dalla sinergia dei due poli (che fino ad oggi ha provocato più danni che benefici) trarre un vantaggio per la collettività. Una operazione del genere ha bisogno, per riuscire, che il codice della strada venga fatto rispettare. Non è possibile che nelle immediate vicinanze di un parcheggio privato, dove si paga la stessa tariffa praticata nei parcheggi comunali dati in concessione, si consenta, chiudendo tutti gli occhi, la sosta selvaggia finanche sul marciapiede e sotto un segnale di rimozione forzata. Una "concorrenza" sleale e illegale che vanifica gli investimenti sostenuti per realizzare il parcheggio e disincentiva quanti vorrebbero intervenire in questo settore. Due esempi di cattiva gestione del territorio: ad Ischia Ponte ed a Monterone. Mentre i parcheggi privati sono semivuoti, nelle strade circostanti si parcheggia in modo selvaggio ed intensivo. Mi si potrà obiettare: perché dobbiamo pagare per sostare? Perché siamo in troppi a voler parcheggiare e lo spazio non è sufficiente. Abbiamo voluto l'automobile? E adesso che vogliamo fare?
L'articolo è stato pubblicato dal giornale "IL GOLFO Quotidiano di Ischia e Procida" di cui vi segnalo il link

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